domingo, 19 de octubre de 2008

Occhi Dentro


Posso guardarti
Riconoscere le luci ke ti hanno acceso
disegnare i tuoi contorni unendo i punti
della tua esistenza.

Termino il disegno sconosciuto
di un compito di cui mi spossesso volentieri


D'un tratto cado, vuoto tremante
dolori rumoreggiano sulle ceneri
odoranti di un edificio crollato.

INTERMEZZO


Pulisco cocci e brani d'ossa divelte
per respirare dunque le polveri allergiche
di un mondo ke non ho mai conosciuto

SECONDO TEMPO


Un ronzio di figure affollano il riposo forzato
dei giorni sgravati dai segreti
dalle abitudini forzate del nulla ostacolante
mi richiamano alle emozioni da dimenticare,
a quelle da cullare per non fuggire davanti a te.

I compiti annotati sulla lavagna svaporano
sulle impronte delle mie mani sicure
Nuovi tracciati attendono il nero retro

non ho fretta

solo un'impaziente bussola
ondeggia nel piatto della vita

Guarda la direzione
orienta lo sguardo,

appannano lacrime nuove
le spalle del mio destino.

domingo, 17 de agosto de 2008

SOLOMBRA


Mi aspetta, non ha fretta.
sa che tornerò sempre lì, non le posso sfuggire.

Una goccia di catrame sperticante che
rivola nell'esofago dell'esistenza
condensa evapora e si raggruma appena mi fermo.

Non ho bisogno di cercarla,
mi trova sempre e mi lascia l'illusione di averla abbandonata
affinchè
lo scorno dell'incontro sia più grave.


Appeso di nuovo rovino tutto sul ciglio del dirupo


Devo correre prima di cadere
ma più corro e più s'affretta l'affanno

più cerco e meno ti trovo.

Compagna flebile e diafana
tanto quanto più ti considero irreale
tanto più t'incarni nei minuti pesanti lunghissimi della mia giornata.

Mi alzo e chiamo un nome
i tuoi contorni sfumano e il tuo veleno diventa più potente.

Ti ho dentro, sono tuo, non scappo

resisto

domingo, 16 de marzo de 2008

Ancora


ho pulito un pezzo scuro
di cui ero fumosamente certo
ho lucidato membra pericolosamente scarne
trovo le ossa del normale conosciuto perigrinare

levo uno sguardo abbasso un dolcevole sussurro
in un giro di onde sonore
riecheggia un arresto di sudore freddo

palpita e torna a ridestarmi dall'illusione
lieve e veemente mi incarna uno schermo pieghevole
su cui faccio trasandare le foto di me e altri
in una moviola conosciuta

palesemente s'adombra, noto al cuore
tremestio d'onde consce e note

allago con il pensiero questo mare e
ridesto la vela della giornata con un drappo arancione

casco sul dorso della mano che mi raccoglie e dormo
in attesa ancora.

jueves, 7 de febrero de 2008

Svanire...


Per la fine del tempo
ho pensato a lungo a un sordido addio
ho trovato un festoso brivido ronzio
di cui non odo gioia ma lutto sento

volo di foglia in luce senza sosta
dal ciglio della strada non esco

se non per un coito lesto
riposo all'ombra di una morta posta

decido lucido divaricando la mente
mi trovo spiazzato dalla spazzatura del mio cuore
in un giro di biro che trasuda timore
elencando fallimenti d'un nullatenente

morto flaccido ma sempre vivo
gaudio di un podio effimero
mi trovo imperticato in un polimero
di confusioni dove di giorno non scrivo

se non per allargare la forbice tra me e la vita felice